Si é svolta il 14 aprile 2024, in un teatro gremito, la rappresentazione della fase finale del celebre processo per l'eccidio di Villamarzana compiuto da repubblichini il 15 ottobre 1944. Il celebre Teatro Ballarin di Lendinara ha reso onore ai 43 martiri caduti per la libertà d'Italia.
Drammatico e commovente, il processo ha toccato profondamente gli spettatori, tutti in piedi nel finale alla lettura dei nomi delle vittime, molte minorenni.
SERATA DI LETTURE E MUSICA DAL TITOLO
"IL CASO PENDE"
RIDOTTO DEL TEATRO COMUNALE DI FERRARA "CLAUDIO ABBADO"
13 ottobre 2022 ore 21,00
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IL CONTRIBUTO DEL PROF. NICOLA PENDE, ENDOCRNOLOGO DI GRANDE FAMA, ALL'EMANAZIONE DEL FAMIGERATO "MANIFESTO DELLA RAZZA" DEL 1938 E LA RESPONSABILITA' DI RUOLO NELLA SOCIETA' LIBERA.
IL PROCESSO E L'ASSOLUZIONE.
Grande successo per l'evento patrocinato dall'Istituto di Storia contemporanea di Ferrara, dal MEIS (Museo ebraico della Shoa), dal Comune di Ferrara.
L'avv. Pavanello, autore del testo, ha assunto le vesti del prof. Pende nella sua difesa dinanzi al Senato del Regno e dinanzi alla Commissione per epurazione.
Nel 2013, il Servizio storico del Ministero della Difesa francese ha de-secretato i documenti del dossier segreto sull’affaire Dreyfus, l’ufficiale ebreo ingiustamente
accusato di alto tradimento.
Di qui, la curiosità degli avvocati Lorenzo Pavanello e Lucia Pollato di esaminare le carte, specie gli atti processuali. Un lavoro che li ha portati a comprendere le sottili, raffinate modalità di
dissimulazione del vero, a verificare il rispetto apparente delle forme in assenza di prove, a cogliere l’efficacia del messaggio nazionalista “in nome della legge”.
Non si trattò solo di un caso giudiziario. L’affaire consente di capire anche l’origine ottocentesca dell’antisemitismo laico in Europa, la degenerazione del sentimento patriottico,
l’importanza della libertà di stampa e di un’opinione pubblica informata.
È nata così la sceneggiatura teatrale sul caso Dreyfus, con testi, adattamento e traduzioni .
Il 2 aprile 2019, al Ridotto del Teatro Comunale di Ferrara, le letture dell'attore Stefano Muroni, del professor Giuseppe Muroni, dell'attore e regista
Giuliano Scaranello, accompagnate da splendide musiche di fine ottocento eseguite dal violoncellista Nazzareno Balduin e da Lala Murshudli (violoncelli) e Claudia
Lapolla (violino), hanno emozionato un folto pubblico coinvolgendolo nel dramma del capitano francese.
L’evento, preceduto in mattinata da una presentazione riservata alle scuole, è stato organizzato dall’Istituto di Storia Contemporanea Isco Ferrara, con il patrocinio del MEIS (museo nazionale
dell'ebraismo italiano e della Shoah), della Comunità Ebraica di Ferrara, del Comune di Ferrara e della Fondazione del Teatro Comunale.
Dinanzi a una platea gremita la città ha potuto rivivere i drammatici momenti che hanno preceduto la fucilazione di molti giovani sul muretto della casetta del barbiere di Villamarzana, oggi monumento nazionale.
Una testimonianza affinché simili atrocità non si commettano mai più e sia affermata la prevalenza dei diritti fondamentali dell'uomo al di sopra di ogni altro valore.
La commozione di molti degli spettatori ha riaffermato la necessità di essere prima di tutto esseri umani.